Pietra Ligure aderisce al progetto “Lavanda Riviera dei Fiori”

Pietra Ligure aderisce al progetto “Lavanda Riviera dei Fiori”

LAVANDA RIVIERA DEI FIORI”, IL SINDACO DE VINCENZI E L’ASSESSORE VAIANELLA: IL COMUNE DI PIETRA LIGURE ADERISCE AL PROGETTO E DIVENTA “TERRITORIO DELLA LAVANDA DELLA RIVIERA DEI FIORI

 

Con la delibera di Giunta n. 69 del 26 maggio 2020, il Comune di Pietra Ligure aderisce al progetto “Lavanda Riviera dei Fiori”, ottenendo il  riconoscimento di “Territorio della lavanda della Riviera di Fiori” per il suo ambito comunale.

 

“Lavanda Riviera dei Fiori” nasce nel 2014 da una proposta del Presidente di ENDAS Imperia Cesare Bollani con lo scopo di  valorizzare e promuovere il territorio del Ponente Ligure riportando in auge la coltivazione della lavanda, cultura tradizionale fino agli anni ’60, e delineare il “Territorio della Lavanda Riviera dei Fiori”, coinvolgendo le amministrazioni comunali pertinenti al territorio geografico identificato dal progetto. Oltre a ENDAS Imperia , l’Associazione “Produttori  Lavanda Riviera dei Fiori e 35 Comuni della Provincia di Imperia e Savona, sono partner del progetto l’Ordine gastronomico “Lavanda Riviera dei Fiori”, l’Associazione culturale “Ligys” e diverse aziende agricole, turistiche e artigianali.

 

 “ La decisione di aderire al progetto “Lavanda Riviera dei Fiori” si inserisce all’interno della nostra azione programmatica tesa a promuovere il territorio pietrese nella sua totalità, dal mare ai monti, valorizzandone il patrimonio naturalistico-paessagistico e artistico-culturale e le tradizioni gastronomiche, artigiane e agricole – esordiscono il Sindaco di Pietra Ligure Luigi De Vincenzi e l’Assessore alle attività produttive Maria Vaianella – “Lavanda Riviera dei Fiori” non è solo un marchio ma è soprattutto un’opportunità di crescita, attraverso la sinergia tra operatori di diversi settori, dall’agricoltura al commercio, dal turismo all’artigianato, dalla cultura alla ristorazione al recettivo. Diventare “Territorio della Lavanda della Riviera dei Fiori” vuol dire permettere ai produttori, agli artigiani alle strutture recettive e alle aziende di poter contare su una valida promozione e comunicazione , migliorando la loro visibilità sia in loco che verso nuovi consumatori con significative ricadute commerciali e di opportunità lavorative, ma vuol anche dire contribuire ad una efficace azione di recupero di terreni abbandonati e incolti, convertendoli in “lavandeti”, contribuendo ad una efficace azione di salvaguardia ambientale e lotta al dissesto idrogeologico -  – continuano – Riportare il colore bluette sulle nostre colline è un tassello di una più ampia strategia di sviluppo e promozione del nostro territorio,  ma vuol anche dire valorizzare un elemento naturale capace di accrescerne bellezza  e fascino, attivando un circolo virtuoso che può funzionare da volano promozionale per tutte le nostre realtà  – concludono De Vincenzi e Vaianella.