Storia di Pietra Ligure

Storia di Pietra Ligure

L’antichissimo “Castrum et Oppidum Petrae” deve il suo nome all’imponente castello che si ergeva sullo spuntone di roccia, affacciatesi sul mare.

L’insediamento umano, nella zona, è tuttavia ancora più antico: risale infatti al periodo neolitico, come è documentato dai reperti rinvenuti nelle caverne del monte Trabocchetto, poco distanti. Il borgo, alla foce del torrente Maremola, si sviluppò intorno al castello e divenne baluardo bizantino contro l’avanzata dei Longobardi.
Castello di Pietra Ligure
Nel XII secolo il vescovo di Albenga, che lo possedeva insieme alla zona circostante, fece ricostruire il castello, di cui restano alcune tracce, mescolate ad altre del successivo rimaneggiamento cinquecentesco e di un ulteriore riattamento settecentesco, tuttora ben evidente. Anche quanto rimane dell’antico borgo medioevale è ormai integrato ai successivi rimaneggiamenti urbanistici ed edilizi.
Nel 1385 papa Urbani VI lo cedette insieme a Borgio, Verezzi, Giustenice ed altre ville alla Repubblica di Genova, che lo conservò fino all’annessione al regno di Piemonte. Fu sede di un intenso commercio marittimo dal XVII al XIX secolo.
La città cambiò il suo nome da “la Pietra” a Pietra Ligure il 31 luglio 1862, e poichè in Italia altre città avevano lo stesso nome.

La sua aria, particolarmente salubre e il clima mite durante quasi tutto il periodo dell’anno ne hanno fatto fin dal secolo scorso un rinomato centro balneare.